I tagli agli stipendi dei Manager pubblici di Renzi ed ecco i primi malumori

Neanche sono stati messi in pratica, che già i primi Manager pubblici, che saranno bersaglio dei tagli di stipendio messi in preventivo da Matteo Renzi e dal suo governo, esternano il loro malumore per la cosa…

Il primo a “venire fuori ” è Mauro Moretti, Amministratore delegato di Ferrovie dello stato, che dall’alto dei suoi 850000 euro l’anno (ottocentocinquantamila euro, lo scrivo per esteso se non facesso abbastanza effetto in cifre) si lamenterebbe in questa maniera, ventilando le sue dimissioni: “Non c’è dubbio. Io prendo 850mila euro l’anno e il mio omologo tedesco tre volte e mezza”, e certo perchè i sacrifici li devono fare solo i normali cittadini con normali stipendi, tu che ti sei abituato ad un certo tenore di vita non puoi abbassarlo come stanno facendo tutti gli altri…

Boh, a me sembra che questi vivano su un altro pianeta… ci sta gente che deve stare attenta a come spende, gente che non va in vacanza, aziende strangolate dalle tasse, persone strangolate dalle tasse….

A questo punto comincio a pensare che ci sia qualcosa che non sappiamo, perchè o gli fanno dei tagli paurosi e questi manager si ritroveranno da un giorno all’altro con dei debiti da pagare, oppure non ha senso un’uscita così… o almeno ha senso solo in difesa del cosiddetto Status quo…

Però ripeto, un’uscita così mi lascia molto perplesso… perchè di sensato ha poco, troppo poco, non vorrei che ci raccontassero solo un lato della medaglia e questo manager ha avuto questa uscita a seguito e come reazione a qualcosa di cui noi non siamo a conoscenza…

Diciamo che questa situazione da un lato leggendola solo come una frase uscita così, mi fa innervosire, ma se mi fermo a pensarci il dubbio che ci sia dietro qualcos’altro mi viene… ma purtroppo non lo sapremo mai…

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1 pensato per “I tagli agli stipendi dei Manager pubblici di Renzi ed ecco i primi malumori”

  1. signori moretti, sarmi, scaroni, conti, e voi tutti che appoggiate le terga su poltrone pubbliche o controllate dal pubblico, la porta è aperta: nessuno vi tiene incollati alla poltrona, se non voi stessi. Perciò, se vi accomodaste (fuori dai co…oni!) fareste un favore alla collettività…. e nessuno vi chiederà di cambiare idea perchè non abbiamo bisogno di voi!

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