Giovanni Falcone e Paolo Borsellino

Volevo dedicare stasera un articolo a queste due persone…
Mi sono visto in televisione il film su Paolo Borsellino (Magistrato, Palermo 1940-1992)grande magistrato ma soprattutto grandissimo uomo, nel film si ripercorre una parte della sua vita, della sua lotta alla mafia e della sua collaborazione e amicizia con Giovanni Falcone (Magistrato, Palermo 1939 – Capaci 1992), anch’esso schierato in prima linea nella lotta a “Cosa Nostra”.
Troppe sarebbero le cose da poter e dover raccontare per tratteggiare anche solo una minima parte delle figure di questi due grandi personaggi…
Ho trovato due frasi che descrivono forse il carattere di queste due persone, caratteri per certi versi simili e similmente determinati nella loro lotta contro la criminalità organizzata.
“Occorre compiere fino in fondo il proprio dovere, qualunque sia il sacrificio da sopportare, costi quel che costi, perché è in ciò che sta l’essenza della dignità umana.” (Giovanni Falcone)
“La lotta alla mafia dev’essere innanzitutto un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità.” (Paolo Borsellino)
Questa loro lotta li portò a spingersi molto vicini a Cosa Nostra, vicini ai suoi segreti e ai suoi accordi con delle non meglio specificate persone, e questo loro spingersi oltre nella loro lotta lo pagarono purtroppo a prezzo della vita…
Giovanni Falcone fu ucciso con un attentato sul tratto di autostrada nei pressi dello svincolo per Capaci,il 23 maggio 1992, furono piazzati una cosa come 1000 kg di tritolo, e purtroppo per il magistrato, che forse era arrivato molto vicino a capire la funzione di Cosa Nostra, non ci fù nulla da fare…
Stessa sorte purtroppo toccò due mesi più tardi anche a Paolo Borsellino, amico, collaboratore stretto e anche confidente di Falcone, che prese il suo ruolo e i suoi pericoli…
Il magistrato rilascia varie interviste e dichiarazioni e denuncia l’isolamento dei giudici e la mancanza di una risposta adeguata dello stato alla Mafia, purtroppo questa tendenza a sovresporsi, unita al ruolo e a ciò che oramai sapeva a proposito di essa, lo porta ad una prematura scomparsa il 19 luglio 1992, avvenuta per l’esplosione di un auto bomba in Via d’Amelio a Palermo, con Borsellino scomparvero anche molte cose conosciute da lui e molte altre contenute nella sua preziosa borsa che non fu mai ritrovata, ma soprattutto quel giorno abbiamo perso un altro grandissimo uomo che si batteva contro qualcosa che pochissima gente ha il coraggio di combattere come fecere lui e Falcone
Di seguito al film,intitolato “Paolo Borsellino” molto ben realizzato dalla Taodue,e mirabilmente interpretato da Giorgio Tirabassi (Paolo Borsellino) e Ennio Fantastichini (Giovanni Falcone), ho seguito uno speciale proprio sulla figura di Paolo Borsellino.
In studio ha parlato anche Vincenzo Calcara, pentito di mafia, che a quel tempo fu incaricato di porre fine alla vita di Borsellino…
Sentir parlare quell’uomo fà effetto…. il fatto che gli avessero proposto vari modi per uccidere borsellino, il fatto che lui dovesse obbedire, e il rapporto poi con Borsellino dopo la sua cattura nel 1991 e la sua decisione di pentirsi e divenire un collaboratore di giustizia
Dalle parole di Calcara traspirava ammirazione per la figura di quell’uomo che andava avanti senza paura, tenendo fede ad una sua dichiarazrione
“Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola” (Paolo Borsellino)
Di quel periodo io in prima persona mi ricordo poco, (avevo 14 anni all’epoca), mi ricordo l’espressione gelata di mio padre quando uscì l’edizione straordinaria del telegiornale, mi ricordo i titoli di giornali, mi ricordo le cose che si dicevano di queste due figure di uomini che combattevano contro la mafia…
Calcara nell’intervista di stasera non ha voluto sbilanciarsi troppo sul ruolo della mafia di oggi, se entità a se stante o solo “Braccio armato” di qualcosa… ha semplicemente detto che la mafia è come una parte di un corpo, ma chi sia la mente che faccia muovere questo corpo e quale sia il ruolo di Cosa Nostra in esso non è dato saperlo…
Chissà se si saprà mai, chissà se si riuscirà mai a venire a sapere a cosa si erano avvicinati tanto Faclone e Borsellino… cosa avevano smosso di così grande da firmare la loro condanna a morte…
Forse è qualcosa di troppo grande e radicato perchè possa mai venire alla luce ed estirpato del tutto…
Ma abbiamo il dovere di crederci che prima o poi accadrà…. lo dobbiamo a uomini come Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e i componenti delle loro scorte che hanno dato la loro vita credendoci, e lo dobbiamo anche a tutti quelle persone oneste che ancora combattono come loro e nel loro nome per porre fine a tutto questo

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