3000 metri nella giungla e all’improvviso i Gorilla

Avanzare per un’ora nella giungla equatoriale Africana a 3000 metri di altezza…
Scostare foglie, fare attenzione a piante velenose e assaporare quel “che” di selvaggio che ti circonda…
L’attesa di vedere qualcosa che aspetti…
Il timore della reazione di una creatura così possente al tuo arrivo…
L’emozione di vederli…
La stanchezza ma la voglia di rimanere ancora lì… altri 5 minuti… altri 2 scatti…
Una cosa che accade una volta nella vita…

 

Silverback appena sveglio ci osserva

 

Questo è forse l’insieme delle sensazioni che ho provato io nell’incontro forse più emozionante che abbia mai fatto, quello con il Gorilla di Montagna in Ruanda.
Un incontro organizzato, cercato, voluto… chiunque raccontavo il mio progetto faceva una faccia strana e ripeteva sempre la stessa frase: “Ma non è pericoloso?” Non penso… non ne avevo la certezza, ma si vive una volta sola e oramai la mia filosofia è di vivermi tutto cio che posso…
Come ho scritto sul mio stato di Facebook la sera dopo l’incontro: “350 metri di dislivello in due ore: un mazzo mostruoso, i portatori che si caricano il tuo zaino fotografico fin su: 10 dollari, incontrare la famiglia del Gorilla Silverback con due cuccioli di 2 e 4 mesi: non ha prezzo”” e questo forse descrive ciò che è stato quel giorno.
La sveglia alle 4,30, l’avvicinamento al Quartier Generale del Parco, il primo Briefing con le guide in cui ci dissero che non ci saremmo mai avvicinati a meno di 7 metri dalle creature (cosa poi non vera saremmo stati a 2/3 passi da loro) lo spostamento in jeep fino all’attacco del sentiero che portava al fitto della giungla e poi l’inizio di essa…
Sempre a guardarsi intorno per riempirsi gli occhi di tutto ciò che ci circondava, poi dopo tanta fatica l’avvistamento, la sosta per prepararci e l’avvicinamento…
Non penso di poter descrivere ciò che ho provato a vedere la prima manina nera del cucciolo di gorilla che si era arrampicato su un ramo di eucalipto per vedere, incuriosito dal rumore che facevamo per poi scappare precipitosamente verso la mamma non appena ci siamo avvicinati… non si può descrivere cosa significa vedere un gorilla di 170cm per 200 Kg che ti dorme placidamente a 2 metri di distanza per poi svegliarsi, alzarsi, sbadigliare e iniziare a mangiare come se non ci fossi…
Lo sguardo, le movenze le espressioni… mi ero rivisto “Gorilla nella Nebbia”, film sulla vita e la permanenza di Diane Fossey proprio nei luoghi dove sono stato io, e sapevo un minimo a cosa andavo incontro… ma non mi aspettavo tutto ciò…
Una sola parola “Emozionante”…

 

Mbghenghe il Gorilla Silverback del vulcano Bisoke in Ruanda

2 pensieri su “3000 metri nella giungla e all’improvviso i Gorilla”

  1. comprendo le emozioni che descrivi raccontando di un viaggio molto diverso da quelli che faccio io di solito… E’ l’emozione dell’attesa, dell’inaspettato, dell’imprevedibile, e infine della scoperta e della conoscenza…

  2. Pingback: Dian Fossey, il Rwanda ed il mio incontro con i gorilla | Il Blog di Luigi

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